Descrivere la figura di Francesco è al contempo difficile ma anche facile.
Difficile perché la sua vita è stata intensa, vissuta in un periodo storico importante, che lo ha reso forte nell’affrontare le difficoltà della vita, intransigente nel rispetto delle regole, risoluto nel giudizio sulle persone che incontrava.
Facile perché aveva carisma. L’amore per il gentil sesso e per la vita sana, con qualche bicchiere di buon vino per allietare gli incontri con gli amici più cari, hanno reso Francesco una persona affidabile a cui si poteva chiedere consiglio. E se non glielo domandavi il suo carattere schietto gli permetteva di esprimersi liberamente battezzando attraverso le sue paternali le persone a cui teneva di più. Paternali che avevano sempre lo scopo finale di guidare dall’alto della sua esperienza l’interlocutore più giovane ad una maggiore consapevolezza nel vivere bene la propria esistenza.
È da ricordare la sua carica di Presidente della Federazione di Trento e Bolzano dell’Istituto del Nastro Azzurro, associazione che raggruppa i combattenti decorati al valor militare.
Socio fondatore nel 1953, assieme ad Aichner, Bertoluzza ed altri, della sezione di Trento dell’Associazione Arma Aeronautica, quando ancora l’Associazione Nazionale non era costituita, ne è stato Presidente dal 1994 al 2008. A lui si deve uno dei periodi di maggiore attività della Sezione. Fino ad oggi ne è stato Presidente Onorario e come mentore ha guidato i suoi successori negli alti e bassi della vita associativa dispensando sempre consigli importanti. Generoso, senza mai ostentarlo, finiva sempre gli incontri assieme con la frase “Ci vediamo la prossima volta, io ci sarò, spero ci siate anche voi”. Ora abbiamo la certezza che sarà sempre con noi.
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